Come mostrano le statistiche, l’invecchiamento della popolazione è un dato di fatto. Peraltro, come illustra l’Istituto Superiore della Sanità (ISS), negli ultimi 50 anni l’invecchiamento della popolazione italiana si è rivelato essere uno dei più rapidi se si prendono in considerazione i dati dei Paesi maggiormente sviluppati.
Le stime attuali mostrano peraltro che nel 2050 la quota di over 65 ammonterà quasi al 36% della popolazione totale, con un’aspettativa di vita media che per quanto riguarda le donne supera attualmente gli 85 anni e che per gli uomini è vicina agli 80.
Se è vero che l’innalzamento della vita media è un dato positivo che mostra i progressi in ambito sanitario, è altrettanto innegabile che in tarda età non mancano i problemi relativi all’autosufficienza e alle malattie croniche. Peraltro, in regioni molto popolate come per esempio la Lombardia, il problema può essere particolarmente sentito.
Problematiche dell’invecchiamento in Lombardia: la soluzione RSA
Le problematiche legate all’invecchiamento non possono essere ignorate perché sono molte in Italia le persone con problemi di scarsa o nulla autosufficienza (poco meno di 4 milioni). Una possibile soluzione è il ricorso a strutture di assistenza come, per esempio, le RSA Anni Azzurri in Lombardia, dislocate tra Milano, Brescia, Bergamo, Como e provincia. Si tratta di una risposta concreta a un problema che tenderà ad aumentare nel tempo man mano che l’aspettativa di vita media si alzerà.
Cosa offrono le RSA?
Le RSA, vale a dire Residenze Sanitarie Assistenziali, sono strutture sociosanitarie residenziali dedicate alle persone anziane che necessitano di vari tipi di assistenza a tempo pieno (medica, infermieristica e riabilitativa).
Il ricovero presso queste strutture può essere limitato a un certo periodo di tempo oppure essere a tempo indeterminato. Sono una soluzione pensata per venire incontro a tutte quelle persone che versano in condizioni di non autosufficienza (o comunque scarsa autosufficienza) e/o grave decadimento cognitivo come per esempio nel caso di coloro che soffrono di demenza senile, nelle sue varie forme, e della malattia di Alzheimer, grave malattia neurodegenerativa a decorso cronico e progressivo che tende solitamente a manifestarsi dopo i 65 anni di età.
A differenza delle Case di Riposo, un’altra possibile soluzione alle problematiche dell’età anziana, nelle RSA si ha di norma la presenza fissa di personale sanitario, di un medico, di un infermiere ogni 5 persone assistite e di un terapista della riabilitazione ogni 40 residenti.
Quanto costa il soggiorno in una RSA?
La retta dovuta per il soggiorno in una RSA è costituita da una quota sanitaria e da una quota alberghiera. La quota sanitaria può essere diversa a seconda della regione e dipende essenzialmente dal livello di complessità dell’assistenza fornita all’ospite.
Sono poi possibili sconti o particolari tariffe in relazioni a eventuali convenzioni con assicurazioni, enti o associazioni affiliate alla struttura nella quale si intende risiedere.
A seconda dei casi si potrebbe avere diritto a un contributo economico dallo Stato (per la precisione dal Sistema Sanitario Nazionale) oppure dalla regione nella quale si risiede.
Le tariffe ovviamente cambiano fra ospiti privati o solventi e ospiti accreditati o convenzionati.
Ogni struttura sanitaria può avere tariffari differenti che è necessario consultare prima di fare un’eventuale richiesta di accesso; in linea generale i prezzi variano a seconda del tipo di sistemazione alberghiera, dei servizi scelti e della localizzazione geografica.